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India, nuovo sblocco per la meccanica strumentale italiana ed europee

India, nuovo sblocco per la meccanica strumentale italiana ed europee

Convegno Sace, Assolombarda e Ispi: il subcontinente asiatico alternativa per diversificare il business

 

<Nuova Delhi rappresenta oggi la quinta economia mondiale con un valore di 3,5 trilioni di dollari secondo i dati del Pil del 2022, che rappresenta ben il 3,4% del Pil globale, superando il Regno Unito. E tutti i settori del Made in Italy hanno registrato nel 2022 una crescita dell’export a doppia cifra, superando anche i valori pre-pandemia>. Sono i dati chiave che spiegano perché anche Sace (società controllata dal Governo italiano di servizi assicurativi e finanziari per l’export delle imprese) ha suggerito ieri agli imprenditori - in occasione di un convegno a Milano con Ispi e Assolombarda - di prestare più attenzione al mercato indiano.

 

L’India è una delle economie a maggior potenziale per le imprese europee e italiane, secondo gli economisti di Sace, in un contesto in cui <vecchie e nuove tensioni geopolitiche a livello globale, la rapida adozione dell’e-commerce, la pandemia e il conflitto Russia-Ucraina hanno portato tutte le imprese a dover rivedere le proprie strategie di fornitura in un’ottica di diversificazione dell’offerta>.

 

L’India rappresenta il 29° mercato di destinazione per il Made in Italy nel 2022 e l’export ha raggiunto i 4,8 miliardi di euro, in crescita del 24,2%, mentre le importazioni hanno raggiunto i 10 miliardi di euro, con una crescita superiore al 50% in particolare nel settore metallurgico, chimico, estrattivo e tessile. La domanda maggiore di merci italiane è nel settore della meccanica strumentale, sottolinea Sace. E le analisi del centro studi Mecs confermano: l’India, che è oggi il settimo mercato mondiale per domanda di macchine packaging (1,5 miliardi di euro di valore, su un totale di una cinquantina di miliardi) è destinata a scalare posizioni nei prossimi quattro anni e diventerà il quarto mercato di interesse per costruttori ed esportatori di macchinari per il packaging, grazie a una crescita media annua del 7,1% da qui al 2026, una velocità doppia rispetto alla media mondiale.

 

Ed è nella consapevolezza dell’importanza crescente che l’India avrà per i produttori italiani ed europei in diversi settori che il centro studi Mecs ha pubblicato a inizio 2023 il report “India, ceramic tile market”, il primo studio completo sull’industria ceramica indiana, con schede dettagliate di oltre 800 imprese produttrici di piastrelle, per aiutare a muoversi in questo gigantesco e ancora poco noto mercato sia i costruttori di tecnologie per ceramica sia le aziende di piastrelle ceramiche occidentali. Due segmenti in cui il Made in Italy è leader mondiale e potrebbe sfruttare il proprio vantaggi competitivo anche verso le controparti indiane.

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