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L’Albania rallenta dopo il boom della ricostruzione post-sisma

L’Albania rallenta dopo il boom della ricostruzione post-sisma

L’Albania potrebbe sembrare un interessante bacino d’investimento per i produttori di ceramica italiani dopo il terremoto che ha colpito il paese nel 2019, causando la distruzione di gran parte degli edifici nella zona settentrionale della nazione.

 

Una calamità che ha spinto l’accelerazione del settore edilizio per la ricostruzione di immobili nella zona, diventando un mercato dinamico e promettente.

 

Ad aprire ulteriori opportunità sul mercato albanese è il rinnovato impegno del governo Meloni a “lavorare sul vantaggio competitivo della qualità e del brand Italia” espresso durante il primo tavolo sulle politiche industriali. L’obiettivo del governo è infatti incentivare l'export del Made in Italy soprattutto verso i Balcani, tramite l’Albania, ponte tra Italia e Balcani.

 

L’accelerazione è sicuramente supportata dai forti contributi per la ricostruzione provenienti dall’Unione Europea, Italia compresa. I dati ufficiali provenienti dall’Istituto Nazionale di Statistica albanese dimostrano infatti come i permessi per la costruzione di edifici, residenziali e non, siano in netta crescita nel 2021, superando del 45% i numeri dell’anno precedente. 

 

buildingpermits

 

Una dinamica che si ritrova nell’incremento di quasi il 17% dei consumi di piastrelle ceramiche registrato in Albania nel 2021 come racconta il report “World production and consumption of ceramic tiles” del Centro Studi Mecs. 

 

consumo

 

Analizzando però i dati previsionali del report “Ceramic tile market forecast analysis - Trend 2022-2026” la crescita legata alla ricostruzione non è destinata a durare a lungo termine: si prevede infatti un calo da qui al 2026 del -3,4% nel consumo di piastrelle del paese, con un riallineamento alla dinamica pre-sisma e quindi ai volumi di domanda precedenti. 

 

 Il motivo dietro a questa tendenza è chiaro: un calo inarrestabile infatti interessa la popolazione albanese dal 2001 e non sembra fermarsi neanche nel 2022, anno segnato da un calo del -1,3%: lo rilevano le statistiche pubblicate dall’Instat che mostrano come la forte diminuzione della popolazione sia dovuta in parte dalla riduzione delle nascite e in parte dall’alto tasso di emigrazione che interessa il Paese. 

 

La decrescita dei consumi di ceramica che si prevede in Albania “Ceramic tile market forecast analysis - Trend 2022-2026” è infatti di oltre un punto percentuale superiore rispetto alla media dell’area geografica di cui fa parte (-0,1% di calo dei consumi per l’Altra Europa).

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